“Un Tuffo nel Blu”, è Ischia l’isola delle tartarughe

Dieci "Caretta caretta" liberate dallo staff della Stazione Zoologica a Lacco Ameno

“Un Tuffo nel Blu”: successo per la liberazione di dieci esemplari di tartaruga “Caretta caretta” effettuata dallo staff della Stazione Zoologica Anton Dohrn

All’evento, svoltosi venerdì 21 ottobre, hanno preso parte i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Lacco Ameno Vincenzo Mennella.

Forte interesse e grande partecipazione di studenti e cittadini per “Un Tuffo nel Blu” giornata dedicata alla divulgazione scientifica sulla tutela delle tartarughe e degli ecosistemi marini organizzata dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, che ha avuto come momento culmine la liberazione di dieci esemplari di  “Caretta caretta”.

Grazie alla collaborazione del Parco Idrotermale Negombo di Lacco Ameno che ha ospitato l’evento, “Un Tuffo nel Blu” è stata un’interessante opportunità per  sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto degli ambienti marini. Stupiti e emozionati gli studenti dell’Istituto Comprensivo Lacco Ameno Vincenzo Mennella che hanno assistito con affettuosa partecipazione alla liberazione in mare di Caprella, Agatha Christy,  Annunziata Stone, Gran Finale, Paolo, Pietro, Eliseo,  Arianna, Carla e ADM, questi i nomi delle dieci tartarughe “Caretta caretta” che, per varie vicissitudini, sono state  portate in salvo dallo staff della Stazione  Zoologica Anton Dohrn di Napoli.

SZN - Liberazione tartarughe 03

Necessario è sottolineare che Annunziata Stone, Arianna, ADM,  sono state recuperate anche grazie al personale dell’AMP Punta Campanella, da più di 10 anni impegnati con la SZN per la tutela e ritrovamento delle tartarughe marine. Sostenuti dall’aiuto dell’ENPA, è stata messa in salvo la “Caretta caretta”, Carla.
Tutti gli esemplari citati sono stati  monitorati, curati e infine liberati con successo nelle acque dell’isola di Ischia. Da segnalare che due esemplari di tartaruga marina sono stati equipaggiati di trasmittente GPS/GSM, strumento capace di registrare dati rilevanti circa le immersioni e la posizione degli animali e di inviarli in formato SMS ai ricercatori. Grazie a questo innovativo sistema è possibile  visionare ogni spostamento che sarà pubblicato e visibile, con aggiornamento settimanale, sul sito della Stazione Zoologica Anton Dohrn al link  HYPERLINK “http://www.szn.it/index.php/it/news/hot-topics/990-le-tartarughe-marine-comunicano-con-un-sms-la-loro-posizione” http://www.szn.it/index.php/it/news/hot-topics/990-le-tartarughe-marine-comunicano-con-un-sms-la-loro-posizione.

Nell’arco della giornata, i giovani partecipanti, attraverso l’opera di insegnamento e di comunicazione portata avanti dai ricercatori della SZN, hanno potuto apprendere, anche tramite la proiezione di appassionanti filmati, una parte della impegnativa attività che si svolge all’interno della struttura di ricerca. Per l’occasione sono stati esposti i materiali più comuni che creano gravi danni all’ambiente marino a causa della nostra incuria, come lenze da pesca, ami, buste di plastica. Una proficua e stimolante “lezione aperta” che ha visto la partecipazione di Sandra Hochscheid, Responsabile Centro di Recupero Tartarughe Marine, Coordinatore Unità Acquario, SZN; Maria Cristina Gambi, Coordinatore Laboratorio Ecologia del Bentos, Sede di Ischia, SZN; Domenico Sgambati, Punta Campanella e Regno di Nettuno; il Maggiore Pier Paolo Atzori della Guardia di Finanza, Comandante TV (CP) Alessio D’Angelis per la Capitaneria di Porto di Ischia e Dott. Fabio Nocera dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno