Un passo in più verso una sanità nuova, nella quale gli Ordini dei Medici possano avere un ruolo chiaro e definito nei rapporti con la Regione Campania. Un ruolo formale di collaborazione e anche di supporto già garantito oggi dai rapporti e dalle intenzioni espresse dal Governatore De Luca ma anche garantiti, finché ci sarà, verso la Struttura Commissariale. Il ruolo che gli Ordini possono avere sulla conoscenza dei territori può essere la base per i temi di politica sanitaria e di organizzazione e programmazione dei servizi per la salute.
Si è tenuto con la volontà di percorrere questa strada l’incontro di stamane a Palazzo Santa Lucia tra i vertici degli Ordini dei Medici della Campania e il presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca.
«Un faccia a faccia – spiega Silvestro Scotti, leader dei camici bianchi partenopei e portavoce della Federazione degli Ordini della Campania – programmato sin dal mese di dicembre. Dunque ben prima che i fatti di Nola accendessero i riflettori sul “sistema salute” nella nostra regione».
Silvestro Scotti precisa anche che «il presidente De Luca ha offerto la sua piena disponibilità ad ascoltare le richieste dei medici, in un clima caratterizzato da rispetto e collaborazione. Ora – dice Scotti – si tratterà di individuare gli strumenti formali per codificare questo percorso di collaborazione da intercalare anche con la struttura commissariale, auspicando una rapida soluzione di un dualismo gestionale sulla sanità che va riportato al governo scelto dai cittadini campani». L’obiettivo è consentire alla categoria dei medici di collaborare e di essere ascoltati, prima dell’adozione delle centinaia di atti di decretazione commissariale emanati in un anno e se necessario collaborare, come oltretutto già fatto su Napoli su screening e vaccinazioni, anche nella fase attuativa da parte dei manager che in Asl e ospedali hanno la responsabilità organizzativa di tradurre gli atti in azioni.
Più volte richiamato, dai camici bianchi nel corso dell’incontro, il ruolo rivestito dagli Ordini soprattutto a garanzia della salute dei cittadini.
«Sui fatti di Nola – conclude Scotti – il Presidente De Luca ha ribadito di voler andare fino in fondo nell’individuazione delle responsabilità che ricadono non sui medici in trincea a curare i malati ma su chi, ai livelli apicali dirigenziali e dunque direttivi, deve predisporre azioni organizzative tali da garantire l’attività ordinaria ma anche fronteggiare situazioni straordinarie. Su questo fronte attenderemo che l‘iter amministrativo, da condurre nel solco delle garanzie contrattuali e giuridiche, per attivare anche le azioni deontologiche se necessarie a garanzia del nostro ruolo a difesa dei cittadini».
La riunione apre dunque lo spiraglio ad una nuova era della sanità campana, una sanità ricca di eccellenze che tuttavia non può funzionare al meglio senza il contributo fattivo di tutti. Occorre che ciascuno faccia la propria parte, assumendosene la piena responsabilità.