Wembley accende i riflettori sul calcio femminile

La Spagna di Montse Tomé si prepara ad affrontare una sfida storica

di Rita Casciello

Per la seconda giornata della Nations League Femminile, la Spagna di Montse Tomé si prepara ad affrontare una sfida storica sotto l’iconico arco di Wembley, rincontrando l’altra finalista dell’ultimo mondiale, questa sera alle ore 21:00. Inghilterra-Spagna, in questo caso specifico, non è soltanto una semplice partita, ma un’altra pagina di storia per il calcio femminile. Se oggi risulta quasi scontato vedere una partita del genere disputarsi in uno degli stadi più prestigiosi al mondo, un secolo fa una simile possibilità sarebbe stata impensabile. La storia ci ricorda che il 5 Dicembre 1921, la Football Association (FA), federazione calcistica inglese, bandì le donne dal giocare sui campi affiliati, dichiarando che il gioco del calcio fosse del tutto inadatto alle donne e non doveva assolutamente essere incoraggiato. Fu soltanto l’inizio di un’era di esclusione e pregiudizi, un’ombra lunga decenni sulla crescita del movimento femminile nello sport.

Ci vollero difatti 50 anni prima che le prime trasmissioni dei risultati di partite femminili raggiungessero gli schermi di tutta l’Inghilterra, e solo nel 2018 la Women’s Super League è stata riconosciuta come massima serie del campionato inglese femminile di calcio a livello professionistico. Ora, le ultime cifre dimostrano che 3,4 milioni di donne e ragazze giocano a calcio in Inghilterra. Nonostante in passato il calcio femminile sia stato a lungo in secondo piano, l’Inghilterra ha marcato un vero e proprio punto di svolta, traslando le partite del suo campionato nei grandi stadi di Premier League; mentre anche in Italia il movimento sta crescendo, con Inter e Milan che hanno avuto la grande occasione di disputare il derby di Serie A femminile a San Siro.

Wembley questa sera non rappresenterà un’eccezione, ma conferma un percorso in continua evoluzione che sta portando il calcio femminile sempre più al centro della scena. La finale degli Europei del 2022 ha registrato un record di affluenza con 87.192 spettatori, teatro della storica vittoria dell’Inghilterra sulla Germania, che ha regalato alle ‘Lionesses’ il loro primo grande trionfo nel calcio femminile. Questa sera, la Spagna scenderà in campo in trasferta contro l’Inghilterra con l’obiettivo di difendere il titolo della UEFA Women’s Nations League. Sarà la loro prima volta sul prato di Wembley, dopo aver mancato la finale di Euro 2021 a causa dell’eliminazione ai quarti proprio per mano della squadra inglese.  Le campionesse del mondo arrivano a questa sfida dopo una rimonta per 3-2 contro il Belgio, mentre l’Inghilterra di Sarina Wiegman ha raccolto solo un punto in questo girone, pareggiando contro il Portogallo grazie a un magnifico gol di Alessia Russo.

A soli cinque mesi dall’inizio di Euro 2025, la Nations League rappresenta la preparazione ideale per entrambe le formazioni. Tuttavia, Wiegman nella sua ultima conferenza stampa ha affermato di non essere preoccupata per la recente forma deludente dell’Inghilterra e di volersi concentrare sulle sfide attuali. Un messaggio condiviso anche da Millie Bright, difensore della nazionale e capitana del Chelsea, che però ammette che ci sia molto lavoro da fare. “La Spagna è in una buona posizione, ma penso che molte altre squadre si trovino nella stessa situazione. Sarà un torneo molto difficile.”

Torneo iniziato in modo tortuoso anche per l’Italia, sconfitta ieri sera dalla Danimarca per 3-1 allo Stadio Alberto Picco di La Spezia. Con ancora diversi mesi di preparazione davanti, tutte le squadre sanno di dover alzare il livello per arrivare pronte a Euro 2025, e con sfide sempre più impegnative all’orizzonte, il percorso verso il torneo europeo si preannuncia intenso e ricco di insidie, ma anche di opportunità per crescere e farsi trovare pronte quando le partite inizieranno a pesare davvero.